lunedì 5 marzo 2018

La Francia durante il 1600

"La Maschera di Ferro" è un film diretto dal regista Randall Wallace di 128 minuti, del 1998, in cui il protagonista è l'attore, vincitore dell'Oscar come migliore attore nel film Revenant - Redivivo del 2016, Leonardo Di Caprio, affianco da un cast di eccellenza tra cui: Jeremy Irons, John Malkovich, Gerard Depardieu, Gabriel Byrne, Hugh Laurie ed altri grandi nomi. La trama del film è stata sviluppata seguendo come traccia di ispirazione Il Visconte di Bragelonne di Alexandre Dumas. Siamo nella Francia del 1662, in cui sul trono si trova il re Luigi XIV, il quale conduce la sua vita secondo l'idea di onnipotenza delle proprie scelte. Parallelamente, nella Bastiglia, si trova rinchiuso un personaggio misterioso, il cui volto è ricoperto da una maschera di ferro, ovvero Filippo, il gemello segreto del re, il quale presenta un carattere molto più dolce, rispettoso e benevolo rispetto al fratello arrogante e narcisista. Il fulcro della vicenda si manifesta nel momento in cui, i tre moschettieri, riusciranno a liberarlo. A questo punto, cosa accade nel possibile scontro tra i due fratelli? Per rispondere alla domanda vi consiglio la visione del film, a mio parere un'ottima produzione.

La maschera di ferro

In questo articolo, affronterò un aspetto molto importante suggerito dal film. Cosa accade storicamente in Francia in questo periodo?
Maria de' Medici
Ebbene, all'inizio del 1600 vi è sul trono Enrico IV, il quale aveva riorganizzato lo Stato in senso assolutistico e ripreso l'iniziativa di fare della Francia il centro di una coalizione antiasburgica, fino a quando fu assassinato nel 1610. Il regno, per tanto, si ritrovò in un momenti di conflitti: l'autorità della Corona era minacciata dalle pretese dell'aristocrazia, decisa a recuperare i propri antichi privilegi approfittando anche della debolezza politica della reggenza di Maria de' Medici, vedova di Enrico IV e madre dell'erede al trono Luigi XIII, di soli nove anni. 
La Corona riprese il controllo della situazione soltanto nel 1624, quando il cardinale Richelieu fu nominato primo ministro. Egli si adoperò per consolidare lo Stato e rafforzare il prestigio della monarchia, attraverso la distruzione delle forze che la avversavano, mirando alle limitazioni delle autonomie locali. In politica interna Richelieu ridimensionò il ruolo della nobiltà e stroncò la potenza politica e militare degli ugonotti espugnando la loro principale fortezza, La Rochelle. Con lungimiranza politica, però, il cardinale riconobbe la parificazione civile dei protestanti con i cattolici e la libertà di culto. In politica estera Richelieu rinnovò la lotta tenace contro gli Asburgo, per cui riformò il sistema fiscale e potenziò l'esercito e la flotta avviando anche l'espansione coloniale francese.
Cardinale Richelieu
Luigi XII
 Si inasprirono, però, di nuovo le tensioni tra cattolici e protestanti, in seguito al tentativo degli Asburgo di applicare i principi della Controriforma in tutti i territori imperiali, tanto da fare scoppiare uno spaventoso conflitto: la guerra dei Trent'anni. La crisi scoppiò nel 1618, partendo dal regno di Boemia, dove la nobiltà voleva  difendere la propria tradizionale autonomia dalle ingerenze imperiali. I boemi rifiutarono l'obbedienza agli Asburgo e, un anno dopo l'episodio della defenestrazione di Praga, in cui un gruppo di nobili gettò fuori dalla finestra del castello della città tre rappresentanti imperiali, offrirono la Corona del loro regno nel 1619 al protestante Federico V, duce del Palatino. Il conflitto a quel punto si estese rapidamente coinvolgendo le maggiori potenze cattoliche e protestanti ed in particolare la Germania. Soltanto l'ingresso in guerra della Francia cattolica a fianco dei protestanti, nel 1635, fece perdere al conflitto la sua natura di guerra di religione. La decisiva vittoria francese nella battaglia di Rocroi (1643) segnò la sconfitta degli Asburgo e l'impero decise di aprire negoziati di pace. La guerra dei Trent'anni fu conclusa dalla pace di Westfalia (1648), dopo il quale le relazioni internazionali cominciarono a basarsi sul principio dell'equilibrio tra le potenze del continente. La Francia, grande vincitrice del conflitto, gettò le basi per la sua egemonia continentale: la Corona consolidò i propri confini sul Reno e rinsaldò la propria posizione in Italia (ottenendo le fortezze di Pinerolo e Casale Monferrato).
Tra il 1642 ed il 1643 il regno di Francia, ancora impegnato nella guerra dei Trent'anni, vide la scomparsa prima del cardinale Richelieu e poi di Luigi XIII: il trono francese passò a Luigi XIV, di appena cinque anni, sotto la reggenza della regina madre Anna d'Austria.
Anna D'Austria
Seguì un periodo durante il quale il potere effettivo fu esercitato per circa un ventennio dal cardinale Mazarino.
Cardinale Mazarino
Egli proseguì l'opera di rafforzamento dell'assolutismo regio provocando due sollevazioni: la Fronda parlamentare, che puntava ad ottenere la facoltà di discutere le decisioni del sovrano in materia fiscale, e la Fronda dei principi, la quale rivendicava la prerogativa di partecipare alle decisioni del re. Entrambi i movimenti, vennero sconfitti da Mazarino, il quale li mantenne separati fino all'esaurimento delle loro forze. Ripristinato l'ordine interno, il cardinale concluse vittoriosamente la guerra con la Spagna, siglando la pace dei Pirenei. Alla morte di Mazarino, nel 1661, Luigi XIV prese direttamente le redini del governo, consolidando il proprio potere assoluto (assumendo il Sole come simbolo della sua potenza), ed accentrando nelle proprie mani tutti i poteri. Luigi fece di tutto per ridurre i privilegi dell'aristocrazia: i nobili furono costretti  a vivere presso la corte di Versailles, trasformandosi in cortigiani. Inoltre, attuò un forte accentramento amministrativo, affidando le cariche burocratiche alla borghesia, che in tal modo divenne il più solido sostegno del suo regno. Diede lustro alla politica culturale, promuovendo le Accademie e chiamando intellettuali e scienziati a corte, cosi da incentivare una cultura ufficiale. Luigi mirava a garantire alla Francia l'egemonia sull'Europa ed organizzò un potente esercito per condurre una serie di guerre espansionistiche.
Luigi XIV






















Fonti
Libri Accademici
Fonti selezionate da internet