lunedì 9 ottobre 2017

La società feudale - New Allow

Il feudalesimo è l'organizzazione politica, sociale ed economica che ha caratterizzato la storia europea fra il IX ed il XIII secolo, per la quale si ha la prevalenza del mondo rurale su quello urbano ed il frazionamento dell'autorità e dell'unità territoriale dello Stato. Con questo sistema, i sovrani concedevano terre in usufrutto ai propri collaboratori mediante una cerimonia solenne definita investitura, durante la quale chi avrebbe ricevuto il feudo, veniva investito come vassallo del suo signore e gli giurava fedeltà. I feudi erano dei territori a volte molto vasti, per tanto i feudatari potevano concedere a loro volta parte del territorio ai propri sottoposti, definiti valvassori, i quali facevano lo stesso con i propri subalterni, definiti valvassini.


I feudatari si batterono perché il beneficio loro concesso non fosse più revocabile e nell'877 il capitolare di Quierzy determinò l'ereditarietà dei feudi maggiori mentre nel 1037 ciò venne riconosciuto anche per i feudi minori con la Constitutio de feudis. Come conseguenza, cominciò a diminuire il potere centrale ed i sovrani cominciarono a battersi per la progressiva eliminazione dei privilegi e delle prerogative feudali.

La società feudale
La società feudale era divisa in tre ordini: i nobili, gli ecclesiastici ed i contadini. Tra la nobiltà e gli ecclesiastici facevano parte coloro che potevano diventare vassalli del re costituendo la nobiltà fondiaria e la nobiltà ecclesiastica. I contadini, invece, erano considerati servi, poiché erano obbligati ad effettuare un lavoro anche gratuito per pagare le tasse e subivano il controllo e le decisioni del feudatario o del signore. Della società feudale facevano parte anche i coloni, formalmente liberi ma ricevevano dal signore un terreno in affitto da coltivare autonomamente. Con questo sistema, si sviluppò la cosiddetta economia curtense, basata sulla produzione di tutto ciò che serviva per la sopravvivenza dei signore e dei contadini direttamente nelle grandi proprietà, per difficoltà di ottenere prodotti dall'esterno. Curtense deriva da curtis, possedimento fondiari di notevoli dimensioni, diviso in due parti distinte:
  • pars dominica: definita anche parte padronale, gestita direttamente dal proprietario e dai suoi amministratori, con terre sempre coltivate dai servi ma erano le terre migliori;
  • pars massarius: definita anche parte colonica, ovvero appezzamenti di terreno concessi a coltivatori, liberi o servi, da cui il proprietario prendeva un pagamento di quote in denaro oppure in natura. Coloro che usufruivano di questi appezzamenti, venivano chiamati mans ed avevano l'obbligo di effettuare delle giornate di lavoro gratuite nella pars dominica. 
















Fonti
Libri storici accademici

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