venerdì 13 marzo 2020

Caratteristiche genetiche dei virus - New Allow

Il primo virus venne osservato verso la fine dell'Ottocento, si trattava di un virus che colpiva le foglie di tabacco, conosciuto come mosaico del tabacco. Il virus era cosi piccolo ed in grado di moltiplicarsi. Il primo virus patogeno per gli esseri umani ad essere identificato, invece, fu nel 1900, ovvero il virus della febbre gialla. Essendo estremamente piccoli, solo con l'invenzione dei microscopi elettronici fu possibile osservare e identificare la struttura dei virus e cominciare a studiare soprattutto quelli che aggrediscono l'organismo umano.
Risultato immagini per capside virus
Esistono diverse tipologie di virus, che si possono classificare in base al tipo di cellula ospite che essi infettano o alle loro diverse caratteristiche: per esempio, il tipo di acido nucleico che possiedono, RNA o DNA, o l'aspetto conferito dalle proteine che costituiscono l'involucro esterno, quindi elicoidale oppure poliedrico.
I virus sono costituiti da una molecola di acido nucleico racchiusa in un un involucro proteico, detto capside, che può essere costituito da un'unica molecola proteica ripetuta oppure da proteine diverse. Alcuni virus, come quello dell'influenza, hanno, all'esterno del capside, un rivestimento lipoproteico che deriva dalla membrana della cellula ospite. Inoltre, gran parte dei virus presenta sulla superficie numerose glicoproteine di membrana che svolgono una funzione di riconoscimento delle cellule bersaglio e facilitano la penetrazione all'interno di esse.


La specificità di questi involucri sterni, pertanto, determina il tipo di cellula ospite da aggredire: per esempio, il virus che provoca il comune raffreddore invade le cellule del rivestimento del sistema respiratorio umano.
I virus non contengono il citoplasma né organelli membranosi, per tanto possono moltiplicarsi soltanto all'interno di una cellula viva: dentro la cellula ospite, l'acido nucleico virale dirige la produzione di nuovi virus, utilizzando i materiali di base della cellula stessa. In alcune infezioni virali, il rivestimento proteico viene rilasciato fuori dalla cellula ed entra solo l'acido nucleico, mentre in altre, il virus completo entra nella cellula ma il rivestimento proteico viene comunque distrutto dagli enzimi cellulari e l'acido nucleico viene liberato.


Risultato immagini per DNA e RNA
L'acido nucleico virale può essere costituito da DNA o RNA, quindi a doppio o a singolo filamento, circolare o lineare. Quando i virus a DNA infettano la cellula, il DNA virale si duplica formando molte molecole di DNA e viene poi trascritto in mRNA, il quale dirige la sintesi delle proteine virali. Il cromosoma virale codifica sempre per le proteine del rivestimento e per uno o più enzimi coinvolti nella sua duplicazione. Nella maggior parte dei casi, i geni virali codificano anche per gli enzimi che, una volta assemblate le nuove particelle virali, consentono di demolire la cellula ospite e di fuoriuscire.
























Fonte
Titolo: Invito alla Biologia       Autori: H. Curtis, N.S. Barnes et all             Casa Editrice: Zanichelli

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